Le 3 risposte che stai cercando sul Part-Time
Hai davanti a te un annuncio di lavoro e viene specificato che si tratta di un contratto part-time. Stai storcendo il naso?
Fai attenzione, sono tanti i luoghi comuni e le informazioni errate che si trovano in giro sul tempo parziale.
Ti aiutiamo a fare un po’ di chiarezza rispondendo a tre domande che – scommettiamo? – ti ronzano già in testa.
Quante ore settimanali prevede un contratto part-time?
Il part-time viene anche detto tempo parziale: ciò significa che gli orari di lavoro sono ridotti rispetto al classico contratto a tempo pieno.
In generale il limite di orario è fissato alle 40 ore settimanali, o eventualmente meno se previsto dal contratto collettivo nazionale lavoro di settore. Il limite minimo, allo stesso modo, si rifà ai CCNL ma in generale non può essere inferiore alle 16 ore settimanali: in questo caso si parla di un contratto part-time al 40%.
Queste ore possono essere però gestite in modi diversi: mai sentito parlare di part-time orizzontale, verticale o misto?
Ecco di cosa si tratta:
il part-time orizzontale viene spalmato su tutte la settimana, ad esempio tutti i giorni dalle 9 alle 13;
il part-time verticale invece prevede lavoro per l’intera giornata solo in alcune date, ad esempio solo due volte a settimane o solo due settimane al mese;
il part-time misto combina le due tipologie precedenti, per cui potresti lavorare due giorni a settimana per 8 ore e tre giorni per 4 ore, per un totale comunque di 20 ore settimanali.
In ogni caso, ricorda che un contratto part-time può essere a tempo determinato o anche indeterminato e che la retribuzione sarà sicuramente inferiore a un full-time, in quanto regolata sulle ore effettive di lavoro.
Si possono fare gli straordinari con il part-time?
Certo, anche chi lavora con un regime a tempo parziale può fare gli straordinari e richiedere una retribuzione uguale a quella di qualsiasi altro lavoratore per queste ore extra.
Ma devi fare attenzione a un dettaglio: non confondere lo straordinario con il supplementare.
Il lavoro supplementare è la differenza tra il tuo orario di lavoro part-time e un normale full-time: se, ad esempio, normalmente lavori 4 ore al giorno e il tuo titolare ti chiede di farne 8, si parla di lavoro supplementare.
Inoltre:
dovrai essere informato di questo cambio di orario per tempo;
le ore di lavoro supplementare non possono superare il 25% del tuo orario settimanale;
la retribuzione del supplementare è del 15% in più rispetto alla retribuzione “normale”.
Posso avere più lavori part-time contemporaneamente?
Il tuo lavoro ti lascia tempo per poterti impegnare in altre attività, ma ti stai chiedendo se la Legge ti permette di farlo.
Puoi cercare un secondo lavoro, ma devi tener conto di alcuni limiti!
Si possono avere due o più contratti part-time, purché non superino le 40 ore settimanali, oppure puoi avere un’attività co.co.co. o un lavoro autonomo senza alcuna limitazione.
È importante che vengano rispettati, sempre, i diritti di riposo giornaliero e settimanale:
il riposo minimo settimanale è di almeno 24 ore consecutive ogni 7 giorni;
il riposo minimo giornaliero è di almeno 11 ore consecutive ogni 24 ore.
Infine, devi rispettare il patto di non concorrenza: non puoi lavorare contemporaneamente per due aziende competitor!
Come vedi, rispettando le regole e conoscendo i tuoi diritti, anche il part-time può essere un’ottima soluzione.
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