La telefonata dell’Anpal alla app “concorrente”: «Togli il logo, non siete autorizzati”
da Linkiesta.it
La piattaforma Mundamundis, nata in Abruzzo, incrocia competenze e offerte per trovare un lavoro ai disoccupati. Un modello che avrebbe dovuto drizzare le antenne di Anpal, che da mesi parla di digitalizzazione. “E invece l’Anpal si è accorta di noi solo per intimarci di togliere il logo”
«Pensavamo che Anpal quindi sarebbe stato in assoluto l’ente maggiormente interessato al sistema che abbiamo creato», dice Alessandro Obino, AD di Exagogica, l’azienda che ha sviluppato il software. «E invece l’Anpal si è accorta di noi solo per contattarci telefonicamente e intimarci di togliere il loro marchio dal footer della nostra piattaforma. Marchio che avevamo inserito, come la maggior parte delle agenzie per il lavoro, perché obbligati a riportare la dicitura di iscrizione obbligatoria ad Anpal. Cioè, per legge siamo obbligati a essere registrati e approvati da Anpal, ma poi Anpal non vuole avere niente a che fare con chi potrebbe avere in mano la soluzione ai problemi per cui Anpal è stata creata. Ovvero trovare lavoro ai disoccupati».
(Giovedì 6 giugno 2019)
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