Migliorata l’intelligenza artificiale di Mundamundis
Dal 15 aprile Mundamundis è ancora più intelligente. Il suo algoritmo per definire la compatibilità di un utente con un’offerta di lavoro è stato potenziato e adesso è, infatti, ancora più efficiente e preciso.
Come sanno bene gli utenti della piattaforma, la caratteristica principale di Mundamundis è la capacità di guidare gli utenti nella scelta del lavoro più adatto alle loro reali competenze (e, di converso, di guidare le aziende a scegliere i candidati migliori) attraverso la misurazione automatica di un indice di compatibilità. Un indice pari al 100% definisce il fatto che il candidato ha tutte le carte in regola per fare un determinato lavoro.
I calcoli della piattaforma si basano su titoli ed esperienze di lavoro precedenti che vengono automaticamente scomposte in moltissime competenze elementari a cui la piattaforma assegna un punteggio. Il punteggio complessivo viene paragonato con i requisiti che, invece, vengono automaticamente desunti dal tipo di inserzione. Se una persona ha già svolto esattamente lo stesso lavoro oggetto dell’inserzione, la sua compatibilità sarà massima. Se ha svolto lavori simili, la sua compatibilità sarà inferiore, ma comunque elevata. E così via.
Il sistema di Intelligenza artificiale (detto in gergo “Sistema Esperto”) di Mundamundis ha dimostrato fin dall’inizio di funzionare ottimamente, come riportato dai pareri sia delle aziende (=> leggi le recensioni) che dei candidati (=> leggi le testimonianze) presentati alle stesse. Dopo circa tre mesi di esperienza sul campo, lo staff di Mundamundis ha però rilasciato una grande novità che migliora ancora di più la capacità predittiva del sistema. Da oggi, infatti, Mundamundis è in grado di stimare il livello di maturazione delle competenze di ciascun candidato e anche il livello di oblio nel caso queste competenze non vengano più messe in pratica da un po’ di tempo.
Questa ulteriore capacità di calcolo viene definita da due funzioni matematiche che analizzano ciascuna esperienza di lavoro dell’utente e definiscono quanto effettivamente ogni competenza richiesta da ciascun lavoro sia stata consolidata (Curva di Maturazione) e quanto sia attualmente persistente e disponibile (Curva di Oblìo). Entrambe le funzioni definiscono una parabola che, in base ai mesi, determina la crescita della competenza (che raggiunge la pienezza dopo 5 anni di pratica), oppure la sua scomparsa (che avviene completamente dopo 20 anni da quando la competenza non è più stata praticata). L’applicazione del nuovo algoritmo nei primi giorni di esercizio ha dato risultati davvero impressionanti ed è per questo che siamo estremamente felici ed orgogliosi di poter dire che… anche Mundamundis impara con il tempo e diventa sempre più intelligente!
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